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FERITA
Fotomontaggio progettuale
Giacomo Nicola MANENTI
Gruppo KOINE'
La “Ferita” di Manenti, costituita da uno squarcio operato su grande un cumulo di cippature annerite dall’ossidazione naturale, e ricolmo di liquami maleodoranti a testimonianza dello stato di putrefazione, sottolinea la lacerazione del luogo e della sua storia, la distruzione di un’opera che nel bene e nel male, per quarant’anni, è stata la “casa” per molti degenti e operatori: una ferita fisica, ma anche una ferita della sfera affettiva. E anche in questo caso, l’opera consente una universalizzazione del concetto di ferita e di dolore esteso allo stato delle cose nel mondo.
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