top of page
 
 IL MONDO
 E' A COLORI,
 MA LA REALTA'
 E' IN BIANCO E NERO
 
 Incontro con
 Piergiorgio Mongioj
 
   Giacomo DONI
>>> SITO DI GIACOMO DONI >>>

“Ecco, infila il braccio, così. Bravo”.

La mia mano scivola dentro un tessuto bianco. Colore innocenza. Scorre e non trova maniche. Un tunnel infinito. Prima un braccio poi l’altro.

“Ecco fatto, adesso fermo che vado dietro”

E di colpo le braccia mi arrivano strette intorno al corpo. E sento qualcosa che tira. Proprio nella schiena. Le braccia mi schiacciano al petto, facendomi anche un po’ male, e inizio a essere a disagio: stringono, stanno in una posizione non naturale. Cerco di muovermi ma non ci riesco. Ansia. Il respiro si fa forte e inizia a essere fastidioso anche quello. Ho difficoltà a respirare. Sono impotente. Squilibrato. Inerme dentro questa camicia colore bianco innocenza.

“Riesci a immaginare come si stava in camicia di forza?”

Se prima lo immaginavo soltanto adesso posso dire di averlo vissuto. Siamo sopraffatti. Umiliati. Inutili. A cosa servono gli sforzi se non a peggiorare le cose? Una sensazione orribile, le braccia stirate al petto come se ci stessimo stritolando da soli. Noi non siamo il nemico di noi stessi.

Mentre mi slegano mi lascio rapire da questo splendido archivio: cervelli conservati sotto formalina, un vero elettroshock posto su un mobile, strumenti, libri. E poi le fotografie. Quei ritratti dei pazienti racchiusi negli schedari. Frammenti di storia e di lacrime fra la polvere. Chi erano quelle persone? O meglio, qualcuno si ricorderà della loro esistenza? Volti, con quel bianco e nero ruvido, dannatamente reale.

“Il mondo è a colori, ma la realtà è in bianco e nero” ha detto Wim Wenders.

Torno a casa con qualcosa di sconvolgente dentro il mio cuore, quell’esperienza che ho provato nell’archivio del manicomio di Imola.

© 2015 Nero of Florence - Created with Wix.com

  • Facebook Social Icon
bottom of page